venerdì 5 marzo 2010

Quale esempio per i giovani che ci guardano?

«Fatta la legge trovato l’inganno» recita l’adagio popolare.

«Violata la legge trovata l’interpretazione» potremmo parafrasare.

Ciò che accade in queste ore non può che indignare i cittadini onesti che le regole le rispettano e aumentare il loro distacco dalla politica.

Questa è un’ulteriore occasione per constatare quanto la politica sia sempre meno l’occuparsi disinteressatamente della polis, della comunità, per divenire ogni giorno di più il velo che si adatta a coprire le vergogne dei potenti.

Siamo in un’Italia sempre meno liberale e sempre più libertina; una democrazia in cui la libertà, sempre di più, diventa quella della violazione delle regole e del trionfo degli interessi personali a scapito di quelli della collettività, in cui i singoli egoismi stanno distruggendo il senso di comunità senza il quale non esiste, alla lunga, futuro.

Diamo cattivi esempi ai giovani che crescono e che ci osservano.

Per fortuna sempre di più –forse per reazione- sembrano ripudiarci e guardano con attenzione alla cooperazione e alla solidarietà come linee guida per il loro futuro

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