giovedì 18 marzo 2010

Anche se voi vi credete assolti...

…Siete lo stesso coinvolti.

Così recitava una frase di una nota canzone di Fabrizio De Andrè. A significare che siamo animali sociali e che a nulla vale rintanarsi nel proprio privato fingendo che tutto ciò che accade intorno sia indifferente.

Non è così. Le libertà di cui oggi, spesso con indifferenza, godiamo sono state conquistate con la lotta e con il sangue contro una dittatura cui l’Italia si è inchinata, per indifferenza.

La storia non prevede vaccini e ciò che è successo può accadere di nuovo, se non siamo vigili custodi della democrazia.

Oggi viviamo un’epoca che ci porta segnali inquietanti. Se non ne cogliamo il pericolo, se pensiamo di poterci chiamare fuori, convinti che la nostra vita personale viaggi su un binario parallelo che non risente delle scosse degli eventi sociali, rifaremo gli stessi errori di chi consentì alla dittatura fascista di arrivare al potere.

Oggi i sistemi sono diversi, hanno volti apparentemente meno violenti.

Il potere ci ammansisce con la televisione di svago, con lo svuotamento della scuola, con gli attacchi alla vera informazione a scapito della propaganda di regime.

Si afferma con il potere del denaro, le cui origini sono incerte, che conquista e compra fedeli servitori anche nel mondo dell’informazione.

Il prestigioso Premio Pulitzer viene assegnato ai giornalisti che svolgono una funzione di cani alle calcagna del potere; da noi la razza di giornalisti più diffusa sta diventando quella dell’etichetta discografica “La voce del padrone”.

Per evitare scenari che ci ripiombino dalla condizione di cittadini a quella di sudditi è oggi più che mai necessario sentirsi coinvolti nelle scelte di futuro che passano anche attraverso gli appuntamenti elettorali.

Sento molte persone, nauseate dalla politica, che non si sforzano più di distinguere tra la casta dei politicanti e i politici che continuano, ostinatamente, a interpretare il loro ruolo a servizio della collettività.

Per esperienza di amministratore so che la differenza esiste e ho conosciuto, in due decenni di attività politica sul e per il territorio, amministratori che, con abnegazione, continuano a lavorare con intelligenza e onestà, e che sono punti di riferimento delle loro comunità.

Non chiamatevi fuori, non sentitevi assolti. Siete lo stesso coinvolti.

E considerate che anche il vostro diritto a chiamarvi fuori non è garantito all’infinito.

È già accaduto… potrebbe accadere ancora.

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