martedì 2 marzo 2010

Fino a quando abuseranno della nostra pazienza?


Il “Partito azienda” che da tempo ci parla di “azienda Italia” e che si propone di governare, al centro come in periferia, sventolando parole d’ordine come efficienza, produttività, capacità manageriali, non è stato neppure in grado di adempiere a un’operazione semplicissima come la presentazione di liste per le elezioni regionali.

Da licenziarli subito per inadeguatezza, inefficienza, scarsa produttività.

Ma se non sanno neppure rispettare le regole di un momento fondamentale per la democrazia, come possiamo fidarci di loro e affidare loro il nostro futuro?

Ancora una volta, per rimediare cambieranno le regole del gioco durante il gioco?

Ancora una volta saranno i fuorilegge a prevalere?

Ma soprattutto, i cittadini si sono rassegnati a continuare a subire le leggi, fatte apposta dai più forti per i più forti?

Saranno disponibili a vedere, ancora una volta, massacrate le più elementari regole di convivenza civile? Ad assistere al loro scempio, magari ricorrendo all’accusa di troppa burocrazia da semplificare con una qualche apposita leggina del pool degli avvocati nominati parlamantari dalla peggior partitocrazia che parla male del sistema dei partiti?

Che esempio ne deriva per i nostri giovani cui invece dovremmo dare l’esempio del doveroso rispetto delle regole?

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