giovedì 17 giugno 2010

Continua l'impegno per l'affermazione del valore delle differenze culturali, a partire dalle lingue madri, da leggere nella chiave che ad essa hanno voluto dare le due Convenzioni Unesco dedicate al Patrimonio immateriale e alla Diversità culturale: riconoscere i valori reciproci per entrare in dialogo e conoscersi senza lasciar prevalere la tentazione alla chiusura o peggio ancora al respingimento dell'altro da sè. Questa è la sola password possibile che ci può aprire un futuro di pace.
Con questo spirito abbiamo organizzato il Premio Ostana che si svolgerà il 19 e 20 giugno prossimi e di cui di seguito lascio alcune informazioni.

PREMIO OSTANA / PREMI OSTANA

SCRITTURE IN LINGUA MADRE / ESCRITURAS EN LENGA MAIRE

Il 19 e 20 giugno Ostana, piccola comunità occitana della Valle Po, a balcone sul Monviso, “uno dei borghi più belli d’Italia”, membro di “Alleanza per le Alpi” della Commissione Internazionale Protezione Regioni Alpine, organizza per la seconda volta un Premio letterario del tutto speciale che ha fatto il suo esordio nel 2008 come Premio Civiltà delle minoranze. Allora furono premiati il galiziano Alfredo Conde e Carlo Sgorlon. Un premio speciale fu conferito allo scrittore in lingua occitana Max Roquette.

Ora il premio riparte, arricchito di nuove sezioni, ed è assegnato per il 2010:

Internazionale a Witi IHIMAERA (lingua maori, Nuova Zelanda),

Nazionale a Boris PAHOR (lingua slovena)

Lingua Occitana a Ives ROQUETA

Traduzione ad Arturo VIANO (italiano-occitano)

Giovani a Constantino CANALES (lingua huave, Messico)

Speciale a Gavino LEDDA (lingua sarda)

Il Comune di Ostana crede fortemente nelle sue radici culturali e identitarie, a partire dalla lingua, ed è per questo che ha promosso un Premio dedicato a questo tema specifico.

Il Premio intende non solo far conoscere a un pubblico sempre più vasto gli Autori che utilizzano per le opere letterarie la loro lingua di appartenenza territoriale, seppur minoritaria, ma anche stimolare l’impiego di questi idiomi in letteratura e nelle varie forme di comunicazione.

La diversità linguistica assurge oggi, peraltro, a emblema della diversità culturale cui l’Unesco ha attribuito valore strategico per la costruzione di un futuro di dialogo interculturale e di pace per il nostro pianeta.

Nel corso della manifestazione ci sarà anche l’occasione per approfondire, come argomenti specifici di due momenti seminariali, le tematiche del rapporto letteratura-lingue minoritarie e dei nuovi strumenti a disposizione per la diffusione delle lingue meno conosciute.

La dimensione globale, già evidente nel nome dei Premiati, è sottolineata dalla Lectio magistralis di Sydney POSSUELO noto a livello internazionale per il suo impegno a favore delle popolazioni indigene del Brasile, sul tema della difesa delle lingue e delle cultura indigena degli Indios.

I nuovi linguaggi saranno rappresentati dal cinema e dalla televisione, con le proiezioni di La ragazza delle balene da Witi Ihimaera; Padre Padrone da Gavino Ledda, Ybris di Gavino Ledda e Moja meja/ Il mio confine di N. Veluscek e A. Medved.

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