domenica 19 dicembre 2010

Carcerazione preventiva

Attenti studenti, ricercatori, professori,
verranno ad arrestarvi,
per carcerazione preventiva.
Voi che osate protestare
contro una riforma iniqua
che tuttavia porta il sigillo di un Potere
che non ammette contraddittori.
Siete avvisati
dunque per metà salvati.
All'altra vostra metà
l'appello alla irriducibile
necessità della speranza.

Agli Stati

Agli Stati, a ciascuno di essi, a ogni città degli Stati:
Resistete molto, obbedite poco.
Basta obbedire ciecamente una volta, per essere in pieno
asserviti.
E una volta asserviti, nessun popolo, o Stato, o città
di questa terra più riconquista
la libertà.

Walt Whitman
(quello di O capitano! Mio capitano in "L'attimo fuggente" di Peter Weir, 1989)

venerdì 17 dicembre 2010

Inverno, 21 dicembre

"Ma dov'è questo freddo che giornali e televisioni ci vogliono far credere? Freddo polare, freddo siberiano, bufere di neve, strade ingolfate...
(...)
Insomma, basta con queste lagne. E' perché viviamo sempre in case surriscaldate, perché facciamo poco movimento, perché le donne vanno vestite leggere per far vedere le forme e la pelliccia la indossano in mezza stagione per farsi notare, perché i giovani vestono i jeans e non mettono le mutande di lana e bevono bevande fredde invece di tè caldo.
Noi, noi siamo così; ma quando vedo un maghrebino spalare la neve senza cappotto, o uno slavo lavorare da muratore su una impalcatura tra la neve che cade, o un nero che cerca un poco di caldo nella sala d'aspetto di una stazione ferroviaria, allora penso che per loro è davvero freddo".
(Mario Rigoni Stern, Stagioni, Einaudi, Torino 2006)

sabato 20 novembre 2010

Arrivederci Adriana

Piangiamo una donna straordinaria. Donna di vera fede e di laicità.

Adriana Zarri è nella nuda terra dopo il suo passaggio terreno.

Era nata a San lazzaro di Savena nel 1919.

Un passaggio che non è stato invano e che ha contaminato tante coscienze, anche se ancora troppo poche.

Si era ritirata a Crotte di Stambino, nel Canavese, in cui la portò Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo indimenticato e indimenticabile di Ivrea.

Teologa severa, senza compromessi con la Chiesa ufficiale ha dato testimonianza della sua fede su temi come i diritti civili, il sacerdozio femminile, il celibato dei preti, la sessualità…

Donna straordinaria, testimone dei tempi, seminatrice di bontà e di speranza, non ha avuto le prime pagine dei giornali.

Il potere, qualunque esso sia, emargina e dimentica.

A noi il compito di far sì che non ci possa permettere di dimenticare.

A noi l’impegno di trasmettere le figure e i pensieri dei giusti perché giustizia e libertà possano davvero vincere sul potere.

Consiglio di lettura: Adriana Zarri, Dodici Lune, Camunia

venerdì 19 novembre 2010

Contraddizioni

Chi invoca «meno Stato» e si dichiara a sostegno delle libertà, si affanna poi a invalidare la volontà suprema di ogni cittadino, di ognuno di noi, di decidere della propria esistenza con il biotestamento.

giovedì 17 giugno 2010

PREMIO OSTANA Scritture in lingua madre/Escrituras en lenga maire
19 - 20 giugno 2010

IL PROGRAMMA

Sabato 19 giugno
Sala Polivalente Municipio di Ostana
ORE 15 Saluto di benvenuto del Sindaco
- Giacomo LOMBARDO

SALUTO DELLE AUTORITÀ
- Ugo PERONE Assessore alla Cultura, Provincia di Torino
- Aldo Giovanni PEROTTI Presidente Comunità Montana Po Bronda Infernotto e Varaita
- Lido RIBA Presidente Uncem Piemonte
- Giovanni QUAGLIA Fondazione CRT
- Gianni VERCELLOTTI Presidente ATL del Cuneese
- Mario SARCINELLI Presidente Fondazione Goria
ORE 15,30 SEMINARIO
“Minoranze linguistiche e letteratura”.
INTRODOTTI E MODERATI DA
Valter GIULIANO (giornalista, Consigliere diOstana, già Vicepresidente Consulta delle Alpi)
INTERVENGONO:
- Witi IHIMAERA scrittore in lingua maori (Nuova Zelanda)
- Boris PAHOR scrittore in lingua slovena
- Ives ROQUETA scrittore in lingua occitana
- Constantino CANALES scrittore in lingua huave (Messico)
- Gavino LEDDA scrittore regista, linguista e ricercatore lingua sarda
- Marinella ROCCA LONGO presidente Collegio Didattico in Lingue e Culture Straniere, Università Roma 3
- Maurizio GNERRE professore di etnolinguistica, Università di Napoli l Orientale

ORE 18,00 PAUSA CAFFÈ
ORE 18,30
presentati dall’Autore, spezzoni del film
Ybris di e con Gavino Ledda.
Premio “Cinema Nuovo” miglior opera prima Mostra del Cinema di Venezia 1984
ORE 20,00 CENA con prodotti occitani
ORE 20,45
Lectio magistralis di
- Sydney POSSUELO
sul tema “Difesa della biodiversità e delle diversità culturali”
ORE 21,30 PROIEZIONE DEL FILM
La ragazza delle balene
di Niki Caro,
con Keisha Castle-Hughes, Rawiri Paratene, Vicky Haughton, Cliff Curtis dall’omonimo
romanzo di Witi Ihimaera

Domenica 20 giugno
Sala Polivalente
Municipio di Ostana
ORE 10,00 SEMINARIO
“Comunicare la lingua. I nuovi strumenti”
Introdotti e moderati da Annibale Salsa
(antropologo, past Presidente CAI, past President del Gruppo di Lavoro Popolazione e
Cultura della Convenzione delle Alpi)
INTERVENGONO:
- Fredo VALLA regista
- Carlo CERRATO caporedattore centrale RAI 3
- Arturo VIANO cultore della lingua madre occitana, traduttore
- Maurizio GNERRE professore di etnolinguistica Università Napoli I Orientale
ORE 11,30
Fredo Valla presenta
Moja meja / Il mio confine
di N. Veluscek e A. Medved
ORE 13,00 PRANZO con prodotti occitani
ORE 15
Cerimonia di consegna del Premio Ostana Scritture in lingua madre/Premi Ostana Escrituras en lenga maire.
CONDUCE
- Carlo Cerrato caporedattore centrale RAI 3
- Witi IHIMAERA(Premio Internazionale)
presentato da Marinella Rocca Longo
- Boris PAHOR (Premio Nazionale)
presentato da Pietro Spirito e Leda Zocchi
- Ives ROQUETA (Premio per la lingua Occitana)
presentato da Fredo Valla
- Constantino CANALES (Premio Giovani)
presentato da Maurizio Gnerre
- Arturo VIANO (Premio Traduzione)
presentato da Gaetano Berruto
- Gavino LEDDA (Premio Speciale)
presentato da Valter Giuliano
Durante la cerimonia, letture di brani delle opere (a cura di Fredo Valla e Leda Zocchi) e assegnazione dei Premi

ORE 18,30
PROIEZIONE DEL FILM
Padre padrone dei fratelli Taviani
(Palma d’oro al Festival di Cannes), dall’omonimo romanzo di Gavino Ledda
ORE 20,15
CENA DI COMMIATO

Continua l'impegno per l'affermazione del valore delle differenze culturali, a partire dalle lingue madri, da leggere nella chiave che ad essa hanno voluto dare le due Convenzioni Unesco dedicate al Patrimonio immateriale e alla Diversità culturale: riconoscere i valori reciproci per entrare in dialogo e conoscersi senza lasciar prevalere la tentazione alla chiusura o peggio ancora al respingimento dell'altro da sè. Questa è la sola password possibile che ci può aprire un futuro di pace.
Con questo spirito abbiamo organizzato il Premio Ostana che si svolgerà il 19 e 20 giugno prossimi e di cui di seguito lascio alcune informazioni.

PREMIO OSTANA / PREMI OSTANA

SCRITTURE IN LINGUA MADRE / ESCRITURAS EN LENGA MAIRE

Il 19 e 20 giugno Ostana, piccola comunità occitana della Valle Po, a balcone sul Monviso, “uno dei borghi più belli d’Italia”, membro di “Alleanza per le Alpi” della Commissione Internazionale Protezione Regioni Alpine, organizza per la seconda volta un Premio letterario del tutto speciale che ha fatto il suo esordio nel 2008 come Premio Civiltà delle minoranze. Allora furono premiati il galiziano Alfredo Conde e Carlo Sgorlon. Un premio speciale fu conferito allo scrittore in lingua occitana Max Roquette.

Ora il premio riparte, arricchito di nuove sezioni, ed è assegnato per il 2010:

Internazionale a Witi IHIMAERA (lingua maori, Nuova Zelanda),

Nazionale a Boris PAHOR (lingua slovena)

Lingua Occitana a Ives ROQUETA

Traduzione ad Arturo VIANO (italiano-occitano)

Giovani a Constantino CANALES (lingua huave, Messico)

Speciale a Gavino LEDDA (lingua sarda)

Il Comune di Ostana crede fortemente nelle sue radici culturali e identitarie, a partire dalla lingua, ed è per questo che ha promosso un Premio dedicato a questo tema specifico.

Il Premio intende non solo far conoscere a un pubblico sempre più vasto gli Autori che utilizzano per le opere letterarie la loro lingua di appartenenza territoriale, seppur minoritaria, ma anche stimolare l’impiego di questi idiomi in letteratura e nelle varie forme di comunicazione.

La diversità linguistica assurge oggi, peraltro, a emblema della diversità culturale cui l’Unesco ha attribuito valore strategico per la costruzione di un futuro di dialogo interculturale e di pace per il nostro pianeta.

Nel corso della manifestazione ci sarà anche l’occasione per approfondire, come argomenti specifici di due momenti seminariali, le tematiche del rapporto letteratura-lingue minoritarie e dei nuovi strumenti a disposizione per la diffusione delle lingue meno conosciute.

La dimensione globale, già evidente nel nome dei Premiati, è sottolineata dalla Lectio magistralis di Sydney POSSUELO noto a livello internazionale per il suo impegno a favore delle popolazioni indigene del Brasile, sul tema della difesa delle lingue e delle cultura indigena degli Indios.

I nuovi linguaggi saranno rappresentati dal cinema e dalla televisione, con le proiezioni di La ragazza delle balene da Witi Ihimaera; Padre Padrone da Gavino Ledda, Ybris di Gavino Ledda e Moja meja/ Il mio confine di N. Veluscek e A. Medved.

martedì 30 marzo 2010

Non attraverseremo, indifferenti, la vita.


Chiudo questi blog elettorali senza fare commenti.

Il bilancio della mia esperienza politica è positivo per ciò che ho potuto fare -e di cui sono orgoglioso- e per le tante persone che ho incontrato.

Negativo perché non ne ho evidentemente conquistato la fiducia.

Probabilmente le strade del consenso corrono su altre logiche che non sono nelle mie corde e che non so interpretare.

Alla Presidente Marcedes Bresso va tutta la mia stima e il disappunto per non aver potuto fare di più per la sua riconferma.

Nella vita ci sono dei capolinea e dei nuovi inizi.

Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto e, da domani, ci sentiremo probabilmente su argomenti meno militanti.

Ma ho sempre in mente: «anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti».

L’impegno, in qualunque campo si sviluppi, non ci deve abbandonare.

Siamo animali sociali e non possiamo rinchiuderci nei nostri egoismi.